Un nome che è una mission
Discreto, ma visibile, Post Scriptum appare nella personalizzazione del bottone
Post Scriptum...
come nasce il suo nome?
Post Scriptum. Un nome che richiama il PS latino.
Per Post Scriptum la cosa più importante è il capo e la sua qualità intrinseca. Per le nostre clienti la cosa più importante è la vestibilità, è poter indossare un abito che le fa sentire bene.
Prima del brand c’è quindi tutto il lavoro per la realizzazione del capo, tutti i passaggi creativi e tecnici, dal disegno al cartamodello, fino alla cura sartoriale che infondiamo nel reparto produttivo.
Il marchio quindi viene alla fine, per ultimo… proprio come il Post Scriptum. Un nome quindi che vuole rappresentare la sua secondarietà rispetto a tutti gli altri aspetti più importanti che renderanno le nostre creazioni uniche e desiderabili.
Post Scriptum: capi che hanno “dentro” mille cose importanti. Più importanti del nostro nome.
Ricerca, creatività, tecnica,
disegno e cartamodello… fino alla cura sartoriale in produzione.
Ogni passaggio creativo e di realizzazione
conduce alla proposta di un abito da amare e indossare. Il suo valore viene prima del suo nome.
Comfort e vestibilità sono le nostre muse ispiratrici
La voglia di libertà in questo periodo è centrale. Rimanere chiusi in casa per tanto tempo ci ha spinto a creare outfit che fossero utilizzabili sia in smart working, per non essere sempre in tuta e pigiama, sia all’esterno. Leit motive è l’estrema comodità e la morbidezza.
Si parte come sempre dai tessuti, ma con l’idea di fondo di creare qualcosa di adeguato al momento che stavamo tutti vivendo.
Perché andare a fare la spesa in tuta? Dedicato a tutte le donne che amano “sentirsi a posto”, abbiamo progettato tailleur che fossero “ad alta vestibilità”. E ciascun pezzo degli abiti che creiamo, ovvero la giacca e il pantalone, può essere spezzato e abbinato a seconda di occasioni e preferenze, così da permettere sempre e in ogni occasione… tanta libertà!
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Consigli di stile day by day, la tendenza riletta secondo lo stile e il gusto di Post Scriptum.
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